INTERVENTI ASSISTITI CON GLI ANIMALI IAA

CENNI STORICI E STATO DELL’ARTE


Nell’Antico Egitto il Cane era sacro al Dio Anubi.
Nell’Antica Grecia Ippocrate consigliava l’attività ippica per sconfiggere l’insonnia.

STORIA DEGLI ANIMALI NEL MEDIOEVO

 BESTIARIO o BESTARIUM

Giordano Ruffo  di Calabria – Medico dei cavalli alla corte di Federico II di Svevia – Liber de curis equorum




Nel 1247 in Inghilterra viene fondato il Bethlem Royal Hospital, riconosciuto come la prima e la più antica istituzione nella cura delle malattie mentali.
Intorno al 1700 nel nosocomio inglese vengono introdotti i levrieri per favorire la guarigione dei pazienti.



Nel 1792 lo psicologo William Tuke prescrive ai suoi pazienti con patologie psichiatriche di prendersi cura di animali di piccola taglia.
Nel 1859 Florence Nightingale si accorse che i malati cronici traevano benefici dall’accudimento di piccoli animali.
Nel 1867, a Biefeld, in Germania, fu fondato il Benthel Hospital, dove i pazienti disabili venivano curati con l’aiuto degli Animali.
Nel 1875 Chessignè, un medico francese, iniziò ad utilizzare l’ippoterapia per la cura di pazienti con patologie neurologiche.



Dagli anni Quaranta negli USA i cani sono inseriti  come co-terapeuti nella gestione dei Disturbi Post Traumatici da Stress dei reduci di guerra



Nel 1953 il neuropsichiatra americano Boris Levinson teorizza sull’utilizzo degli Animali come sostegno terapeutico.
Negli anni Settanta i coniugi Corson, psichiatri americani applicarono la pet therapy a pazienti adulti con patologie psichiatriche e a pazienti geriatrici.



Nel 1977, negli Stati Uniti nasce la DELTA SOCIETY.
Nel 1990, nasce l’IAHAIO International Association of Human Animal Interaction Organizations.

LE FAVOLE CON PROTAGONISTI ANIMALI

ESOPO  scrittore greco del IV sec a.C.

FEDRO scrittore latino n il 20 a.C. m il 50 d.C.

Giovanni Francesco STRAPAROLA (1530?) « Il GATTO CON GLI STIVALI»

Jean DE LA FONTAINE (n. 1621, m. 1695)

ATTIVITA’ TERAPEUTICHE ASSISTITE CON GLI ANIMALI

ATTIVITA’ EDUCATIVE ASSISTITE CON GLI ANIMALI

ATTIVITA’ ASSISTITE CON GLI ANIMALI

CENTRO DI REFERENZA NAZIONALE PRESSO L’IZSV
 LEGGI REGIONALI
COMITATO DI BIOETICA

Le Linee guida  proposte dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie partono dal presupposto che gli Interventi Assistiti dagli Animali abbiano una valenza terapeutica, riabilitativa, educativa e ludico-ricreativa.

Nel nostro Paese non esiste ancora una legge nazionale di riferimento in materia di Interventi Assistiti dagli Animali, anche se la collaborazione con gli animali da compagnia ai fini di Pet Therapy è stata riconosciuta come cura ufficiale dal Decreto del Presidente del Consiglio del 28 febbraio 2003, tale decreto ha sancito per la prima volta il ruolo che l’animale può avere nella vita affettiva di una persona. Ad esso sono seguite iniziative delle singole Regioni: il Veneto con la Legge Regionale n. 3 del 3 gennaio 2005; la Puglia con la Legge Regionale n. 11 del 21 maggio 2008; il Piemonte con la Legge Regionale n.11 del 18 Febbraio 2010.

La Regione Friuli Venezia Giulia con la  Legge Regionale n. 8 del 12 aprile 2012, definisce e promuove (art. 1) le terapie e le attività assistite con gli animali, riconoscendone il valore terapeutico e riabilitativo, sancendone gli ambiti applicativi, le modalità di intervento e stabilendo i parametri da adottare al fine di assicurare il benessere psicofisico dei fruitori dell’intervento terapeutico o ludico-ricreativo e la salute e il benessere degli animali coinvolti

INTERVENTI ASSISTITI CON GLI ANIMALI

OBIETTIVI :

•Favorire il miglioramento delle Funzioni Fisiche

•Favorire il miglioramento delle Funzioni Sociali

•Favorire il miglioramento delle Sfera Emotiva ed Affettiva •

Favorire il miglioramento delle Funzioni Cognitive

TERAPIA ASSISTITA CON GLI ANIMALI

Intervento finalizzato alla cura di disturbi della sfera fisica, neuro e psicomotoria, cognitiva, emotiva e relazionale rivolto a soggetti affetti da patologie fisiche, psichiche e sensoriali di qualunque origine

L’intervento è personalizzato sul paziente e richiede di apposita prescrizione rilasciata da un medico.

ATTIVITA’ EDUCATIVE ASSISTITE CON GLI ANIMALI

Intervento di tipo EDUCATIVO che ha il fine di promuovere, attivare e sostenere le risorse e le potenzialità di crescita e progettualità individuale, di relazione ed inserimento sociale delle persone in difficoltà.

Intervento di tipo EDUCATIVO che ha il fine di promuovere, attivare e sostenere le risorse e le potenzialità di crescita e progettualità individuale, di relazione ed inserimento sociale delle persone in difficoltà.

Intervento educativo e/o rieducativo rivolto sia a soggetti sani che diversamente abili e a persone affette da disturbo del comportamento. L’EAA mira a migliorare il livello di benessere psico-fisico e sociale e la qualità della vita della persona, a rinforzare l’autostima e a ricreare il senso di normalità del soggetto coinvolto.

METODOLOGIA DEGLI IAA

Gli IAA vanno considerati come veri e propri interventi terapeutici e/o educativi che devono avere obiettivi precisi ed esplicitati, dove l’Animale che risponde a determinati requisiti è parte integrate del trattamento. Tali interventi devono essere realizzati da un’équipe di professionisti con esperienza specifica nel campo.

L’ÉQUIPE MULTIDISCIPLINARE

•ll medico veterinario

•Il responsabile di progetto

•Il referente di intervento

•Il coadiutore del cane

•Il coadiutore dell’equide

RESPONSABILE DI PROGETTO

PER LE ATTIVITA’ TERAPEUTICHE ASSISTITE CON GLI ANIMALI è un Medico Specialista o Psicologo-Psicoterapeuta

PER LE ATTIVITA’ EDUCATIVE ASSISTITE CON GLI ANIMALI è uno Psicologo, Pedagogista, Educatore Professionale

MEDICO VETERINARIO
ESPERTO IN IAA O COMPORTAMENTALISTA

•E’ il professionista che collabora con il Responsabile di Progetto nella stesura del progetto ed è il responsabile della specie animale prescelta e della coppia Coadiutore – Animale •Valuta i requisiti sanitari e comportamentali dell’Animale impiegato ed è responsabile della Salute, del Benessere e della Corretta Gestione dell’Animale stesso

REFERENTE DI INTERVENTO

E’ lo Psicologo, il Pedagogista, l’Educatore Professionale, l’Assistente Sociale che prende in carica il paziente durante il setting terapeutico, riabilitativo o educativo

COADIUTORE DELL’ANIMALE

•E’ colui che prende in carica l’Animale durante i setting terapeutici o educativi. •Durante il setting è responsabile della corretta relazione tra Uomo e Animale e provvede a monitorare durante il setting il benessere dell’Animale •Può decidere della sospensione dell’intervento in caso l’animale manifesti sintomi di stanchezza, stress o malessere fisico

FASI DEGLI INTERVENTI ASSISTITI CON GLI ANIMALI

•Analisi dei Bisogni dei destinatari e del contesto in cui si andrà ad operare

•Costituzione dell’équipe Multidisciplinare

•Definizione degli Obiettivi  Terapeutici o Educativi

•Individuazione degli Strumenti

•Stesura del Progetto di Intervento

•Criteri e Strumenti Valutativi Iniziali

•Analisi dei risultati raggiunti

•Documentazione finale

SPECIE ANIMALI COINVOLTE NEGLI IAA

CANE

CAVALLO

ASINO

GATTO

CONIGLIO

TIPOLOGIA DEGLI ANIMALI COINVOLTI NEI PROGETTI

In base alle Linee Guida Nazionali in Italia è possibile esclusivamente l’impiego di animali domestici che devono essere sottoposti a valutazione sanitaria e comportamentale e ad apposito percorso di educazione che deve avvenire nel rispetto delle norme vigenti in materia di tutela del benessere degli animali e con metodi che non provochino dolore o sofferenze.

I criteri di selezione degli animali coinvolti nel progetto rispettano quelli previsti dalle linee guida e   includono la valutazione delle caratteristiche della coppia coadiutore-animale, della tipologia di setting e degli obiettivi del progetto.

I cani e il gatto sono stati selezioni in considerazione di prerequisiti indispensabili quali: la conoscenza della storia di ognuno di loro (genitori compresi), l’assenza di esperienze di abbandono o traumi violenti, una socializzazione con l’uomo precoce ma mai traumatica, un’età di adozione intorno alle 8 settimane di vita, una progressiva e dolce socializzazione alla manipolazione, abituazione ai luoghi affollati, ai rumori, alla gestualità inconsueta, alla presenza di altri animali. Tutti i cani che sono coinvolti nel progetto sono stati formati secondo il training neuropsicologico “Metodo Cognitivo Comportamentale” adatto alla specie canina, improntato sulla valorizzazione delle motivazioni legate alla razza nel rispetto delle caratteristiche tipologiche, costituzionali e attitudinali dell’individuo. In nessuno dei oggetti animali coinvolti sono mai stati usati metodi di tipo coercitivo o doloroso.

Ogni animale dovrà essere provvisto di Libretto Sanitario che verrà aggiornato dal veterinario ogni 6 mesi e che dovrà contenere le seguenti informazioni:
dati anagrafici dell’animale e dati di identificazione dell’animale secondo norma;
visita clinica e anamnesi remota;
profilassi eseguita (profilassi vaccinale e per endo ed ecto parassiti);
esami clinici effettuati per accertamenti diagnostici (malattie infettive o infestive endemiche sul territorio, esame coprologico, micologico);
esami di laboratorio (parametri ematici di benessere);
ogni animale dovrà essere provvisto di Diario di Attività che verrà compilato dal Coadiutore dell’animale e sottoscritto ogni 6 mesi dal Medico Veterinario e dovrà contenere le seguenti informazioni:
elenco dei progetti nei quali è coinvolto l’animale;
tipo di intervento ed utenza;
ore e tempi di impiego;
numero di utenti con cui l’animale ha avuto contatto;
copia referto della visita clinica pre-attività e delle valutazioni comportamentali effettuate.
Sarà premura del coadiutore del cane e del gatto effettuare pulizia e disinfezione del pelo dell’animale con prodotti specifici prima di ogni seduta.

Risulta fondamentale una adeguata gestione delle risorse; l’inadeguatezza delle stesse infatti può influire negativamente sulla stabilità emozionale e aumentare i livelli di ansia dell’animale. L’alimentazione dovrà essere corretta e dovrà soddisfare il fabbisogno energetico giornaliero dell’animale anche durante il periodo di lavoro.  Il pasto sarà distribuito in due momenti, alla mattina e alla sera e verrà somministrato solo ¼ del pasto quotidiano prima della seduta se questa è di breve durata oppure 1/3 se lo sforzo prolungato.

Ogni animale avrà il suo spazio assegnatogli dal proprietario, in cui poter stare sereno, riposare consumare i pasti, avere i suoi oggetti di riferimento come giochi o copertine lontano da porte o da luoghi di passaggio.

I cani coinvolti nel progetto anche al di fuori del setting, dovranno vivere in un ambiente sufficientemente ampio e confortevole, anche rispetto al numero degli animali presenti. I locali dovranno essere mantenuti puliti e disinfettati, la temperatura e il grado di umidità degli ambienti destinati alla vita quotidiana dovranno essere adeguati, con particolare attenzione alle caratteristiche fisiologiche delle specie animali in oggetto.

Per ogni cane è previsto, a seconda della taglia, uno spazio a disposizione adeguato, un’attività fisica quotidiana che consiste in esercizi, giochi e passeggiate che favoriscono il controllo del peso dell’animale stesso, il comportamento esplorativo, lo sviluppo mentale corretto, le interazioni con i conspecifici e con l’uomo al fine di mantenere un buon grado di socializzazione.

Per gli equidi è prevista la stabulazione in box di dimensioni almeno 3×3, forniti di adeguata lettiera e con possibilità di vedere o interagire con gli altri cavalli. Possibilità di passare almeno 1 ora al giorno fuori dal box, oltre alle ore dedicate alla RE. Foraggiatura di adeguate quantità di fieno di buona qualità 2 volte al dì e di una eventuale integrazione con mangime secondo necessità. Cura quotidiana degli zoccoli e ogni 40 giorni ferratura.

TEORIE DI RIFERIMENTO


Konrad Lorenz (1903-1989) è considerato il fondatore della moderna etologia scientifica
Premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia per i suoi studi  sulle componenti innate del comportamento e in particolare sul fenomeno dell’IMPRITING nelle oche selvatiche
IMPRITING per Lorenz è un apprendimento caratteristico di una specie, che pare non derivante dall’esperienza individuale
L’IMPRITING influenzò fortemente la Teoria dell’Attaccamento di John Bowlby

Renè Spiz (1887-1974)

Studi sull’Ospitalismo Infantile

Depressione Anaclitica

Osservazione diretta dell’interazione madre-bambino

I coniugi Harry e Clara Harlow studiarono (1958 – 1965) il legame di attaccamento su piccoli primati (Macacus Rhesus).

Sperimentazione con deprivazione materna precoce.

Sostituti materni.

Effetti negativi della deprivazione materna in età adulta.

John Bowlby (1907-1990) psicologo e psicoterapeuta inglese ha formulato la Teoria dell’Attaccamento (sistema dinamico di atteggiamenti e comportamenti che contribuiscono alla formazione di un legame specifico tra due persone).

Secondo Bowlby l’attaccamento alla figura materna è predisposta geneticamente.

Mary Ainsworth elaborò una situazione sperimentale per determinare il tipo di attaccamento madre-bambino.