DOCTOR DOG – CANI IN CORSIA

A.S.D. PARCO DEL TORRE Équipe Multidisciplinare per gli Interventi Assistiti con gli Animali in conformità alle Linee Guida Nazionali del 25/03/2015,  alla Legge Regionale FVG n. 8 del 12/04/2012, al Decreto del Consiglio dei Ministri in materia di Bioetica 21/10/2005)
 
Titolo del progetto   DOCTOR DOG – CANI IN CORSIA                                  
Responsabile scientifico proponente: Dott. XXXXXXX
Tipologia            Attività Assistite con gli Animali (AAA)                             Educazione Assistita con gli Animali (EAA)   x     Terapia Assistita con gli Animali (TAA)        Protocollo operativo  
   Se lo studio è scientifico, specificare:        Osservazionale        x      Sperimentale  
       Monocentrico                    x     Multicentrico  

(vedi glossario, allegato)

Data 2017

PROGETTO

  1. TITOLO
DOCTOR DOG – Cani in corsia

 

1. Studio multicentrico

 

 

Responsabile del Centro Coordinatore

La residenza personale e il codice fiscale possono essere sostituiti, per motivi di privacy, con quelli della struttura di appartenenza, anche extra-universitaria.

Cognome XXXXX Nome XXXXXXX
Struttura di afferenza XXXXXXXXXX
e-mail XXXXXXX Recapito telefonico XXXXXXX

 

Centri coinvolti e Responsabile

Ente Responsabile Professionalità coinvolte
Nome e cognome Competenze
XXXXXXXXX XXXXXX Dott.ssa Costanza Stoico Psicologa – Responsabile di progetto – Referente di Intervento
Sig.ra Erica Papa Educatrice sportiva – Coadiutrice dell’Equide
   
   
   
   
   


  • DESCRIZIONE DEL PROGETTO

2.1 Stato delle conoscenze e razionale

Evaluating animal- assisted therapy in group treatment for child sexual abuse. Dietz TJ1, Davis D, Pennings J. J Dev Behav Pediatric. J child Sex abuse 2012. www.pubmed.gov   Comorbid ADHD an anxiety affect social skills group intervention treatment efficacy in children with autisms specturm disorders. Antshel KM1, Polacek C, Mc Mahon M, Dygert K, Spenceley L, Dygert L, Miller L, Faisal F. Psychiatric Serv. 2014. www.pubmed.gov   Animal-Assisted Therapy with Chronic Psichiatric Impatiens: Equine-Assisted Psychotherapy and Aggressive Behavior. Nurenberg JR, Schleifer SJ, Shaffer TM, Yellin M, Desai PJ, Amin R, Bouchard A, Montalvo C. www.pubmed.gov   Do dogs follow behavioral cue from an unreliable human? Takaota A1, Maeda T, Hori Y, Fujita K. Kinderkrakenschwester. 2013. www.pubmed.gov   Children and animals: about sense and nonsense of development promoting animal contact and animal assisted interventions, 2013 Hoff T. www.pubmed.gov   The Role of Therapy Dogs in Speed and Accuracy to Complete Motor Skills Tasks for Preschool Children. Gee N. R., Harris S. L., Johnson, Kristina, Authrozoos, 20 (4) 2007: West J Nurs Res. 2002. www.pubmed.gov   Anima-assisted therapy for children with pervasive development disorders. Martin F1, Farnum J. West J Nurs Res. 2002. www.pubmed.gov   “Manuale di riabilitazione equestre”, A. Pasquinelli, P. allori, M. Papini; Ed Sorbello, Millesimo (Savona) 2009.   Development riding theray: a team approach and treatment – Therapy Skills”; J. Spink, Builderrs ED 1993.   “Drs. Dogs and Cat- animals as good doctors”; Bublak R, et al MMW Fortschr Med 2012. Article in German.

2.2 Obiettivi

Introduzione: La presenza del cane in corsia rappresenta un continuum tra mondo interno (ospedale) e mondo esterno (casa-gioco) e può agevolare il recupero del senso di identità personale da un alto e permettere l’integrazione degli elementi cognitivi con la sfera emozionale dall’altro. La presenza dell’animale può inoltre offrire al bambino un supporto emozionale e una disponibilità empatica che può contribuire a contenere l’ansia, indirizzandola mediante  l’interscambio affettivo e attraverso il percorso terapeutico in un processo globale di crescita dell’essere umano e agevolando così la guarigione. Il bambino che per la prima volta si reca in ospedale, specialmente se deve essere ricoverato o deve subire un intervento chirurgico, può sperimentare vissuti di grande paura e agitazione, potrebbe essere impaurito dal personale ospedaliero o dagli strumenti utilizzati, poiché non conosce l’uso che di questi verrà fatto su di lui e perché si trova in un luogo a lui sconosciuto. Tutto ciò provoca nel piccolo paziente un ulteriore stato di stress durante la degenza. La percezione che la propria vita emotiva risulti fuori dal suo controllo potrebbe maturare in manifestazioni di ansia destrutturante. Il bambino che è costretto a lunghe degenze ospedaliere si dimostra spesso smarrito e preoccupato, specialmente se è per la prima volta; ciò è dovuto al fatto che essi non hanno ricevuto alcun tipo d’educazione alla salute da parte degli insegnanti, degli educatori e dei genitori, in quest’ottica sarebbe opportuno fornire preventivamente ai bambini le giuste informazioni, in maniera che si possano sentire più tranquilli e a loro agio durante un’eventuale esperienza ospedaliera, e anche per prepararli al processo di normalizzazione conseguente alla risoluzione della malattia e della dimissione, in questo contesto emozionale la presenza rassicurante del cane potrebbe favorire il processo di stabilizzazione emotiva dei piccoli pazienti. L’evoluzione della medicina e la tendenza ad abbreviare sempre di più i tempi di degenza e l’attuazione della terapia nei D.H., hanno fatto sì che i bambini in molti casi non debbano lasciare la famiglia e la scuola per periodi troppo lunghi, rimane tuttavia la necessità di aiutare psicologicamente e pedagogicamente il bambino attraverso un percorso studiato appositamente per la sua situazione. È necessario attribuire importanza ed attenzione ai sentimenti e alle modificazioni della percezione di sé conseguenti alla malattia che lo accompagnano, differenziandone gli effetti in caso di ricovero breve e circoscritto ad una patologia risolvibile da quelli lunghi e ricorrenti per malattie croniche, recidive o invalidanti. Gli effetti dell’allontanamento della figura materna, della istituzionalizzazione, della ospedalizzazione, delle inevitabile indagini e terapie talvolta dolorose ampiamente studiate da John Bolwby hanno portato ad una sensibilizzazione da parte dei medici e del personale paramedico nei confronti dei bisogni dei piccoli pazienti; alla luce di questi studi la presenza dei cani-coterapeuti  attraverso la loro mediazione affettiva con il bambino potrebbero supportarlo e stimolarlo nel contenimento dell’ansia e nell’elaborazione dei vissuti traumatici. Pertanto gli obiettivi possono essere sintetizzati nella: promozione del benessere psicofisico;riduzione dell’ansia e dello stress;elaborazione dei vissuti negativi.

2.3 Risultati attesi

Coinvolgimento e tenuta del maggior numero dei minori coinvolti negli interventi terapeutici assistiti con i cani.Diminuzione dello stress e dell’ansia nei piccoli ricoverati.Miglioramento dello stato psicoemotivo nei bambini prima degli interventi chirurgici.Miglioramento nel singolo dell’autoefficacia percepita.

2.4 Attività

2.4.1 Descrizione sintetica delle attività che si realizzeranno negli interventi, indicando la correlazione agli obiettivi

Attivita’ con il Cane Co-terapeuta Attività di cura e di accudimento con il cane di riferimento Preparare la ciotola con la quantità adeguata per la taglia del cane e per l’attività svolta, preparare la ciotola con l’acqua. Spazzolare il cane. 1.a  Favorire nel minore un legame di attaccamento sicuro. 1.b  Promozione delle skills personali e dell’autostima. 1.c  Acquisire le regole di una corretta alimentazione personale. 1.d  Acquisire consapevolezza del sé corporeo di sé e dell’altro. 2.    Attività di Mobility e preparazione del percorso con il cane Preparare il materiale di allestimento del percorso, individuare il tipo di percorso da effettuarsi e gli ostacoli, preparare i premi per tutti i partecipanti alla gara. 2.a  Stimolare il problem solving e le skills personali. 2.b  Attivare l’empowerment personale. 2.c  Promuovere la comunicazione efficace. 3.    Attività di performance  con il cane Allestire percorsi di ricerca olfattiva all’interno del reparto ospedaliero. 3.a  Acquisire capacità di autocontrollo. 3.b  Migliorare l’autostima. 4. Attività di conduzione del cane Conduzione del proprio cane di riferimento dapprima con guinzaglio doppio, in seguito con guinzaglio singolo, sia all’interno della struttura che nel parco. Impiego di bandana e di maglietta identificativa nelle coppie. 4.a Promozione dell’autostima e dell’autoefficacia 4.b Favorire la percezione positiva di sé. 4.c  Supporto al legame di attaccamento col proprio pet di riferimento.  
  •  Cronogramma delle attività: indicare la durata prevista di ogni attività principale colorando le caselle o inserendo una X. Se prevista, la data di pubblicazione dei risultati costituirà l’ultima casella

CRONOGRAMMA GENERALE DEL PROGETTO

  Attività principali Durata (mesi)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 ….
Attività 1 propedeutica x                                  
Attività 2 TAA   x x x x x x                      
Attività 3 Follow-up                 x                  

2.5 Materiali e metodi

Indicare le risorse materiali e le metodologie previste negli interventi, riguardanti la persona e l’animale

Materiale didattico e di registrazione: moduli per la registrazione dei presenti, diario professionale, riviste, giornali, materiale didattico e di supporto tecnico, materiale di consumo per gli specifici incontri. Materiale di supporto: facilitatori del linguaggio (PCS), modello didattico cane, modello didattico gatto, modello didattico cavallo. Materiale specifico: pettorine, guinzagli, bandane, ciotole, giochi, kennel, trasportini, materiale per l’allestimento dei percorsi (bandierine, tunnel, ostacoli), mangimi, premi. Metodologia: Teorie di Riferimento Movimento del Potenziale Umano di A. H. MaslowTeoria Centrata sulla Persona di Carl Rogers. L’intervento terapeutico mediato dal cane è un processo attivo attivato in modo strutturato per cui gli interventi che vengono attivati sull’animale co-terapeuta oltre ad essere spiegate ai piccoli pazienti devono essere esperite correttamente nei contesti adeguati. L’essenza del metodo, definibile come apprendimento strutturato risiede nell’idea che l’apprendimento di schemi emozionali funzionali, al posto di quelli disfunzionali, si proponga attraverso il fare accompagnato da ristrutturazioni cognitive automatiche o interne mediate dagli animali di riferimento oltre che per mezzo di ristrutturazione di schemi emozionali adeguati suggeriti dagli psicologi referenti di intervento. L’assunto è che proprio il fare, mediato dall’interscambio affettivo del cane inneschi elementi propulsivi sul piano cognitivo-emozionale al fine di modificare schemi incapsulati e bloccati in comportamenti inadeguati sul piano emotivo e relazionale. Durante l’intervento terapeutico mediato con l’animale si fa ricorso allo stile di comunicazione assertivo e di conseguenza, i processi di tipo educativo si fondano sull’autorevolezza; le attività assistite con il cane consentono l’assunzione di nuovi comportamenti di ruolo funzionali e assertivi, oltre ad avere una fortissima connotazione affettiva e relazionale, e hanno come scopo realistico quello di fornire nuove modalità di esperire e di rappresentare la realtà emozionale, favorendo così l’adozione di un nuovo repertorio comportamentale ed affiliativo. La riunione dell’équipe multidisciplinare si terrà una volta alla settimana. La supervisione sarà mensile ed effettuata dal Responsabile del Reparto. Il progetto prevede verifiche a breve, medio e lungo termine e follow-up a un mese dalla conclusione del progetto.

2.6 Durata

La durata del Progetto Sperimentale  è di sei mesi – presunta data di inizio 1/9/2017.

2.7 Aspetti innovativi e rilevanti

Evidenziare gli aspetti che rendono originale il progetto rispetto ad altri, analoghi, già realizzati

 

2.8 Eventuali ricadute

Prolungamento della durata del progetto, ciclicità all’interno della struttura di TAA.

2.9 Strumenti di valutazione

Griglia di Osservazione Comportamentale durante la sessione di attività – scala likert: ICF-CY Classificazione Internazionale del Funzionamento della Disabilità e della Salute (versione per bambini e adolescenti).


  • SOGGETTI UMANI COINVOLTI / IN STUDIO
  • Tipologia e numero totale
Minori ricoverati presso nel Reparto di Rianimazione dell’Istituto per l’Infanzia Burlo Garofalo.

3.2 Criteri di selezione dei soggetti umani coinvolti / in studio

Minori ricoverati nel Reparto di Rianimazione dell’Istituto per l’Infanzia Burlo Garofalo le cui condizioni mediche consentano l’interazione con il cane co-terapeuta.

3.3 Criteri di sospensione

Allergia non precedentemente manifestata.Disinteresse protratto nel tempo da parte del minore.Non efficacia del trattamento.Dimissione del minore dalla struttura ospedaliera.

3.4 Criteri etici

Illustrare in che modo si intende analizzare, gestire e risolvere la questione bioetica riguardante la valutazione dei benefici e dei rischi per la salute umana e la condivisione delle scelte con i soggetti coinvolti

Dal Documento approvato nella seduta Plenaria del 21 ottobre 2005 – “Problemi Bioetici Relativi all’impiego di animali in attività correlate alla salute e al benessere umano”- COMITATO NAZIONALE DI BIOETICA- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Aspetti caratterizzanti: La ricerca della salute e del benessere umani.L’impiego di animali.La convivenza con un animale di un essere umano malato nella propria abitazione o in casa di cura.L’addestramento e l’impiego di un animale che aiuti una persona disabile nella vita quotidiana.Le terapie assistite con gli animali.Le attività assistite con gli animali. Dispositivi: Individuare i reali benefici per la salute e il benessere umani delle pratiche che coinvolgono gli animaliPromozione di ricerche volte ad individuare eventuali alterazioni del benessere degli animaliImpiego esclusivo di animali non selvaticiMiglioramento della qualità della vitaUtilizzo di tecniche “gentili” di educazione, rispettose della dignità e del benessere animaleValutazione dei rischi (allergie ed infezioni)Garantire all’animale una condizione di vita permanentemente migliore di quella che avrebbe avuto altrimenti anche in momenti di non impiego e dopo l’impiegoNecessità di lavoro in Equipe al fine di garantire l’equilibrio dinamico tra gli interessi umani ed animali nella gestione della relazione assistenziale o terapeutica.Coinvolgimento esclusivo di animali sani e sotto controllo veterinario. Compito precipuo del medico veterinario di vigilare sull’intero processo onde garantire all’animale uno stato di persistente benessere. Il medico promuoverà il miglioramento della condizione clinica del paziente, verificabile e documentabile con metodi della pratica clinica.Quadro Legislativo di riferimento Europeo “Dichiarazione dei Diritti degli Animali” – Unesco- 1978; art 20 Costituzione Tedesca, 21.06.2002; art 25 della Costituzione Elvetica,1999.Quadro normativo di riferimento Nazionale diretto ed indiretto: Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28.02.2003; Legge 20.07.2004 n.189 art.544. Legge 14.08.1991 n.281; Decreto Legislativo 27.01.1992, n.116; Legge 12.10 1993 n. 413Promozione dell’impiego degli animali nell’interesse della collettività e del pazienteIstituzione di Comitati Bioetici per la valutazione dei protocolli specie se innovativi  

3.5 Spazi per le rilevazioni comportamentali dedicato all’interazione bambino animale

Corridoio di accesso al reparto.Stanza deputata alla pre-anestesia.Stanze di degenza dei bambini ricoverati.

 

3.6 Interventi nei soggetti umani

Tipologia delle procedure applicate nei soggetti coinvolti nel progetto, con particolare riferimento a quanto elencato di seguito

      No
Controlli clinici   x    
Osservazioni comportamentali        x    
Prelievi ematici        
Modificazione della dieta        
Somministrazione di farmaci   x    
         
         
altro (specificare)  

3.7 Figura/e responsabile/i della procedura informativa e di acquisizione del consenso

Responsabile del Reparto

3.8 Modalità di informazione dei soggetti umani coinvolti

Chiarimenti relativi alle modalità di informazione ai soggetti umani in studio, anche preliminari al consenso informato

  Colloquio diretto con la persona interessata  
x Colloquio mediato (con le figure di riferimento del paziente)
Precisare: genitori, tutore, amministratore di sostegno, curatore, altro. Esercente la responsabilità genitoriale

3.9 Modulo di acquisizione del consenso agli IAA*

Allegare il documento di “Informazione e consenso all’intervento”, noto come consenso informato, attraverso il quale il soggetto coinvolto viene messo a conoscenza di ogni aspetto inerente l’intervento ed esprime il proprio consenso scritto.

In allegato

  3.10 Anonimato e riservatezza dei dati personali*

Allegare la dichiarazione di consenso al trattamento dei dati personali, ai sensi del D.Lgs. del 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali).

Indicare come verrà garantito ai partecipanti l’anonimato, ad es., utilizzo di codici di identificazione.

In allegato

3.10.1 Nel caso fosse necessario conservare i dati identificativi dei partecipanti, specificarne i motivi e

le modalità con cui i soggetti ne sono informati

I minori collocati in ospedale devono essere tutelati in toto nella loro privacy.

3.10.2  Indicare le misure di sicurezza che vengono adottate per assicurarsi che venga rispettata la riservatezza dei dati

Art 15 del Codice Etico Deontologico degli Psicologi; Art 16 Ibidem; Art 17 Ibidem; Art 24 Ibidem; Art 31 Ibidem.

* moduli obbligatori che dovranno essere sottoscritti dagli esercenti la responsabilità genitoriale

 3.11 Conservazione e sicurezza dei dati raccolti e dei risultati della ricerca

  Indicare le modalità (responsabile della corretta conservazione e luogo dove verranno conservati) e la 

  durata di conservazione dei dati raccolti e dei risultati  della ricerca

Art 17 del Codice Etico Deontologico degli Psicologi e Appendice B Codice Etico della Ricerca psicologica- Proposta approvata nell’Assemblea Nazionale A.I.P- Roma aprile 1997. In materia di norme etiche, consenso informato, riservatezza, protezione del soggetto, diffusione delle ricerche in sedi scientifiche, divulgazione delle ricerche di psicologia attraverso i media, modalità ed organismi di controllo per il rispetto del codice etico.


  • ANIMALI

4.1 Tipologia degli animali impiegati e numero totale

Specie, categoria, razza, età, genere, e ogni altra informazione riguardante gli animali coinvolti nello studio (es.: se di proprietà degli operatori o residenziali, alloggiati presso il centro sperimentale)

Canis  Labrador Retriver, femmina, di nome Layla, cinque anni di età, taglia medio-grande, peso attuale  35 kg, di colore biondo. Residente presso la proprietaria signora Costanza Stoico; Canis Carlino-Pug ,maschio ,di nome Bowlby, tre anni di età, di taglia contenuta, peso attuale 12 kg, di colore fulvo con maschera nera. Residente presso la proprietaria signora Costanza Stoico. Canis Barbone nano, maschio, di nome Lupin, sette anni di età, taglia contenuta, peso 7 Kg, di colore nero. Residente presso la proprietaria signora Erica Papa. Canis   Barbone nano, maschio di nome Renard, sei anni di età, taglia contenuta, peso 6 kg, di colore fulvo. Residente presso la proprietaria signora Erica Papa. Canis Barbone nano, femmina, di nome Rebecca, sei anni di età,taglia contenuta, peso 4 kg, di colore albicocca. Residente presso la proprietaria sig. Erica Papa. Canis incrocioGolden Retriver – Labrador Retriver, femmina, di nome Roxanne, cinque mesi di età, attualmente taglia media, futura taglia medio- grande, colore miele. Residente l’abitazione della proprietaria sig.ra Erica Papa. Canis Golden Retriver, maschio di nome Ben Golem, sei mesi di età , attualmente taglia media futura taglia medio-grande, di colore miele. Residente presso la proprietaria signora Erica Papa.

4.2 Criteri di selezione degli animali

Specificare le linee guida e ogni altra modalità utilizzate per l’inclusione dei soggetti animali nello studio

I criteri di selezione degli animali coinvolti nel progetto rispettano quelli previsti dalle linee guida e   includono la  valutazione delle caratteristiche della coppia coadiutore-animale, della tipologia di setting e  degli obiettivi  del progetto. I cani sono stati selezioni in considerazione di prerequisiti indispensabili quali: la conoscenza della storia di ognuno di essi (genitori compresi), l’assenza di esperienze di abbandono o traumi violenti, una socializzazione con l’uomo precoce ma mai traumatica,  un’età di adozione intorno alle 8 settimane di vita , una progressiva e dolce socializzazione alla manipolazione, abituazione ai luoghi affollati, ai rumori, alla gestualità inconsueta, alla presenza di altri animali.  

4.3 Provenienza degli animali

Indicare il luogo di origine degli animali

Canidi
      No
Italia                                                                                                                      x    
Estero        
Allevamento                                 x    
Privato        
altro (specificare)  

4.4 Luogo di alloggiamento degli animali

Denominazione e ubicazione dei locali adibiti ad alloggiare gli animali

Presso l’abitazione dei rispettivi proprietari.

 

4.5 Mantenimento degli animali

Descrizione delle modalità di mantenimento dell’animale con particolare riferimento ai criteri utilizzati per permettere il suo adattamento all’ambiente

Tutti i cani che sono coinvolti nel progetto sono stati formati secondo il training neuropsicologico “ Metodo Cognitivo Comportamentale” adatto alla specie canina, improntato sulla valorizzazione  delle motivazioni legate alla razza nel rispetto delle caratteristiche tipologiche, costituzionali ed attitudinali dell’individuo. Su tali soggetti non sono mai stati usati metodi educativi di tipo coercitivo o doloroso.

4.6 Spazi dedicati alle osservazioni sull’animale

Spazi in cui avviene l’osservazione dell’animale (diverso da quello dell’interazione uomo-animale) per l’eventuale rilevazione dello stress prima e/o dopo il trattamento

Corridoio antistante l’ingresso del Reparto di Rianimazione.

4.7 Idoneità degli animali

Specificare i criteri previsti per certificare l’idoneità sanitaria degli animali, nel rispetto delle Linee Guida per gli IAA (curate dal Centro di Referenza Nazionale per gli IAA) e delle best practices veterinarie 

Ogni cane co-terapeuta coinvolto nel progetto verrà sottoposto a visita clinica iniziale da parte del medico veterinario e visita di controllo settimanale, verrà compilata contestualmente una scheda sanitaria su cui verranno riportati i parametri fisiologici valutati mediante esame obiettivo generale e particolare (scheda sanitaria cane Pet-Therapy). Ogni animale dovrà  essere provvisto di Libretto Sanitario che verrà aggiornato dal veterinario ogni 6 mesi e che dovrà contenere le seguenti informazioni: dati anagrafici dell’animale e dati di identificazione dell’animale secondo norma;visita clinica e anamnesi remota;profilassi eseguita (profilassi vaccinale e per endo ed ecto parassiti);esami clinici effettuati per accertamenti diagnostici (malattie infettive o infestive  endemiche sul territorio, esame coprologico, micologico);esami di laboratorio (parametri ematici di benessere). Ogni animale dovrà essere provvisto di Diario di Attività che verrà compilato dal Coadiutore dell’animale e sottoscritto ogni 6 mesi dal Medico Veterinario e dovrà contenere le seguenti informazioni: elenco dei progetti nei quali è coinvolto l’animale;tipo di intervento ed utenza;ore e tempi di impiego;numero di utenti con cui l’animale ha avuto contatto;copia referto della visita clinica pre – attività e delle valutazioni comportamentali effettuate.  Sarà premura del coadiutore del cane effettuare pulizia e disinfezione del pelo.

4.8 Training dell’animale

Specificare l’eventuale percorso educativo e di eventuale addestramento a cui l’animale è stato sottoposto al fine di acquisire le abilità e competenze necessarie all’intervento

Training binomio coadiutore cane per gli IAA Attività Cinofile UISP – Comitato del FVG presso l’Associazione Parco del Torre.

4.9 Monitoraggio del benessere animale

Precisare le modalità seguite per la rilevazione dello stato di adattamento dell’animale alle procedure attuate nello studio, nel rispetto delle Linee Guida per gli IAA  (curate dal Centro di Referenza Nazionale per gli IAA) e delle best practices veterinarie

Il primo obiettivo di questo progetto è certamente il benessere dei pazienti coinvolti nelle attività, tale obiettivo non può essere valido solo per i pazienti umani ma deve coinvolgere anche gli animali che vi partecipano. A tale scopo il monitoraggio del benessere degli animali servirà a prevenire stati di malessere e       disturbi comportamentali degli stessi e si esplicherà in:
Si specifichi, in particolare, quanto elencato di seguito:         No
Controlli clinici       x    
Osservazioni comportamentali            x    
Prelievi ematici        
Modificazione della dieta       x    
Somministrazione di farmaci        
Necessità di training specifico (se si, specificare)       x    
         
altro (specificare)    


4.10 Grado di stress previsto per gli animali

Stima del disagio riguardante gli animali impiegati

  Nessuno
  Limitato
(specificare)  
  Significativo
  (specificare)  
x Modalità di rilevazione dello stress mediante la regolare compilazione di schede di monitoraggio dedicate
   

4.11 Grado dell’eventuale beneficio per gli animali

Stima delle ricadute positive per il benessere degli animali impiegati

  Nessuno
  Limitato
(specificare)  
  Significativo
  (specificare)  
  x   Socializzazione intra inter specifica  
   

4.12 Potenziali effetti avversi

Eventuali effetti avversi attesi e relativi interventi correttivi

Gli animali coinvolti nei setting terapeutici dovranno avere un attestato di idoneità sanitaria e comportamentale e verranno monitorati prima della seduta, questo non esula dalla possibile comparsa di alcuni sintomi o patologie non prevedibili quali: episodi di vomito o diarrea;ferite da trauma acuto (corpo contundente);estro;zoppie da trauma acuto (durante lavoro di mobility);comportamenti inadeguati e imprevisti rispetto allo standard normale del soggetto. Nel caso in cui si verifichi una di queste situazioni, il coadiutore del cane dovrà allontanare prontamente il soggetto dal setting e sottoporlo a visita veterinaria.  

4.13 Criteri di sospensione

Condizioni che implicano la sospensione dell’impiego dell’animale nel corso dello studio

Al verificarsi di eventuali episodi di reattività non consoni alle attitudini e competenze del cane o rispetto a determinate  situazioni o stimoli, quest’ultimo verrà sospeso dal progetto e sottoposto   ad una valutazione clinica e comportamentale da parte del medico veterinario esperto in IAA. Nel caso in cui si verifichino episodi di morsicatura, l’animale morsicatore sarà sospeso dal progetto, tenuto in isolamento e attuate le procedure specifiche del caso, analogamente qualora il cane coinvolto nel progetto dovesse manifestare sintomi di malattia sarà sospeso dal progetto stesso e prontamente sottoposto a cure mediche specifiche.

4.14 Criteri etici

Illustrare i riferimenti etici applicati al coinvolgimento degli animali negli IAA  in rapporto ai costi, alla dimostrazione dell’efficacia degli interventi, alle loro alternative e alla tutela del benessere dell’animale.

Dispositivi: Individuare i reali benefici per la salute e il benessere umani delle pratiche che coinvolgono gli          animali.Promozione di ricerche volte ad individuare eventuali alterazioni del benessere degli animali Impiego esclusivo di animali non selvatici.Miglioramento della qualità della vita.Utilizzo di tecniche “gentili” di educazione, rispettose della dignità e del benessere animaleValutazione dei rischi (allergie ed infezioni).Garantire all’animale una condizione di vita permanentemente migliore di quella che avrebbe avuto altrimenti anche in momenti di non impiego e dopo l’impiego.Necessità di lavoro in Equipe al fine di garantire l’equilibrio dinamico tra gli interessi umani ed animali nella gestione della relazione assistenziale o terapeutica.Coinvolgimento esclusivo di animali sani e sotto controllo veterinario. Compito precipuo del medico veterinario di vigilare sull’intero processo onde garantire all’animale uno stato di persistente benessere. Il medico promuoverà il miglioramento della condizione clinica del paziente, verificabile e documentabile con metodi della pratica clinica.  


  • SICUREZZA

5.1 Personale che attende all’esecuzione dello studio e/o al mantenimento degli animali

Persone di tutta l’equipe coinvolta nelle pratiche di esecuzione delle prove, compreso il responsabile

Cognome e nome Titolo di studio Qualifica Affiliazione
Stoico Costanza Laurea in Psicologia Responsabile di Progetto Referente di Intervento  
Papa Erica Diploma Coadiutrice dell’Equide  
       
       
       
       

5.2 Copertura assicurativa

Allegare il certificato assicurativo (copertura aziendale, specifico per il progetto, ..) affinché sia possibile valutare l’adeguatezza delle copertura assicurativa in riferimento alla  responsabilità civile degli operatori e per danni cagionati dagli animali. Allegare anche l’eventuale polizza per gli infortuni degli operatori e l’eventuale polizza RC dei cani non coperti dalla polizza aziendale.

Assicurazione CAMPI per gli Psicologi e assicurazione della ASD Parco del Torre UISP.
  • COSTI E FINANZIAMENTI

6.1 Costi

Indicare i costi previsti dal progetto e le relative voci di spesa per categoria (personale, materiali di consumo, viaggi/missioni, attrezzature, spese generali)

In fase di ridefinizione.
  • DOCUMENTAZIONE

7.1 CV breve del Responsabile del progetto riportante fino a un massimo di 5 pubblicazioni, scelte in base alla loro significatività rispetto all’argomento del progetto proposto, e ogni altro documento si ritenga utile per qualificare l’esperienza del gruppo di studio

ISTRUZIONE E FORMAZIONE Iscrizione all’Albo degli Psicologi della Regione FVG. Abilitazione dell’esercizio della professione di Psicologo.Laurea Specialistica in Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni conseguito presso la Libera Università Maria SS Assunta di Roma con votazione 110 su 110 e lode.Laurea di Primo Livello in Scienze e Tecniche Psicologiche Curriculum di Psicologia Clinica conseguito presso la Libera Università Maria SS Assunta di Roma con votazione di 110 su 110 e lodeDiploma di Laurea in Educatore Professionale conseguito presso la Libera Università Maria SS Assunta di Roma con votazione 110 su 110 e lode.Abilitazione all’esercizio degli Interventi Assistiti con gli Animali nelle qualifiche di Responsabile di Progetto e di Referente di Intervento conseguito presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie – Sede di Legnaro (Padova).   ESPERIENZE LAVORATIVE   Psicologo in ambito forense, Consulente Tecnico di Ufficio, Consulente Tecnico di Parte.Psicologa Libera professionista e formatrice.Psicologa Formatrice Uisp.  

 

Responsabile di progetto

                                                             Firma   

Responsabile scientifico (se progetto sperimentale)

                                                             Firma   

Data

 

Glossario

AAA:                                  Intervento con finalità di tipo ludico-ricreativo e di socializzazione attraverso il quale si promuove il miglioramento  della qualità della vita e la corretta interazione uomo-animale. Non rientrano nelle AAA le attività sportivo-agonistiche con animali. Nelle AAA la relazione con l’animale costituisce fonte di conoscenza, di stimoli sensoriali ed emozionali; tali attività sono rivolte al singolo individuo o ad un gruppo di individui e promuovono nella comunità il valore dell’interazione uomo-animale al fine del reciproco benessere.

EAA:                                  Intervento di tipo educativo che ha il fine di promuovere, attivare e sostenere le risorse e le potenzialità di crescita e progettualità individuale, di relazione ed inserimento sociale delle persone in difficoltà. L’intervento può essere anche di gruppo e promuove il benessere delle persone nei propri ambienti di vita, particolarmente all’interno delle istituzioni in cui l’individuo deve mettere in campo capacità di adattamento.

TAA:                                  Intervento a valenza terapeutica finalizzato alla cura di disturbi della sfera fisica, neuro e psicomotoria, cognitiva, emotiva e relazionale, rivolto a soggetti con patologie fisiche, psichiche, sensoriali o plurime, di qualunque origine. L’intervento è personalizzato sul paziente e richiede apposita prescrizione medica. La riabilitazione equestre è una TAA che prevede l’impiego del cavallo.

Protocollo operativo:          progetto finalizzato alla messa a punto, alla verifica, alla standardizzazione di un protocollo operativo, di buone prassi, procedure, istruzioni operative nell’ambito degli interventi assistiti con gli animali o propedeutici alla realizzazione degli stessi. È compresa la revisione sistematica della letteratura scientifica o la ricognizione dell’opinione di professionisti esperti.

Osservazionale:                   studio non sperimentale nel quale si indaga e si riferisce su cosa sta accadendo, senza deliberatamente intervenire nel corso degli eventi. I soggetti inclusi nello studio possono essere trattati o non trattati, ma la somministrazione dell’eventuale trattamento è indipendente dalla loro partecipazione allo studio (ossia un soggetto riceverebbe lo stesso trattamento anche se non fosse incluso nello studio). Sono studi osservazionali gli studi prospettici coorte e gli studi retrospettivi caso-controllo.

Sperimentale:                     studio in cui il ricercatore interviene nella gestione del trattamento, per poterne valutare la relazione con l’esito (risposta sperimentale o outcome). Uno studio sperimentale può prevedere uno o più gruppi, formati in base all’assegnazione casuale dei soggetti, che ricevono trattamenti differenti: il gruppo di controllo è un gruppo di persone che non riceve il trattamento sperimentale bensì il trattamento standard corrente o un trattamento con placebo. Il gruppo sperimentale, comparabile al primo, è quello che riceve il trattamento (o i trattamenti) sperimentale, cioè quello di cui si vuole provare l’efficacia.

Uno studio sperimentale può essere anche uno studio in cui viene messo a confronto, in un unico gruppo trattato, l’esito osservato all’inizio dello studio (pre-trattamento) con quello alla fine del periodo di studio (post-trattamento), per valutare l’effetto del trattamento. Non è possibile stabilire in questo caso l’efficacia del trattamento, in quanto manca un gruppo di controllo.

Monocentrico:                    studio condotto presso una singola struttura o istituzione.

Multicentrico:                     studio realizzato con un protocollo identico in 2 o più centri o istituzioni mediche o di ricerca: viene preferito a quello monocentrico quando le risorse sono insufficienti in un singolo centro o si vogliono valutare più trattamenti in diversi scenari.

Informazione e consenso   documento che informa, in modo adeguato al raggiungimento della all’intervento:                     consapevolezza dei soggetti coinvolti, sulla natura, lo scopo, i benefici                                                               le conseguenze e i rischi ragionevolmente prevedibili dell’intervento, in

                                             merito al quale ogni soggetto coinvolto sottoscrive esplicito consenso.

                                               La persona può, in qualsiasi momento, liberamente ritirare il proprio

                                             consenso.

          I riferimenti normativi afferiscono principalmente alla Costituzione italiana

          (art 13 e 32), alla Convenzione di Oviedo (Convenzione europea sui diritti

          dell’uomo e la biomedicina) del Consiglio di Europa (1997), artt. 5-9. Per le

          TAA si ricorda il Codice di deontologia medica (2006), artt. 10-12 e 33-38.

Dichiarazione di                    documento in cui i soggetti coinvolti esprimono il loro consenso al

consenso al trattamento    trattamento dei dati personali, come previsto dal Codice in materia di

dei dati personali:                protezione dei dati personali, Dlgs 196 del 30 giugno 2003, e successivi            

                                               aggiornamenti.